Jack The Smoker
Il Problema
Rit
E’ che a volte è il mondo stesso a non bastarmi più
Scioccato spesso dalle immagini della tivù
Io che mi stresso per avere qualche cosa in più
Vedo il riflesso dell’odio il problema è che sei tu
E’ che a volte è il mondo stesso a non bastarmi più
Scioccato spesso dalle immagini della tivù
Io che mi stresso per avere qualche cosa in più
Vedo il riflesso dell’odio il problema è che sei tu
Tensione a mille per le strade
Odio ad alto voltaggio
Tanta follia l’anomalia l’averci cuore e coraggio
Carta stampata coi consigli di un presunto saggio
Ministri scelgono la logica del meno peggio
Svuotano tasche buste paga pure qualche raggio
Popolo in piazza a protestare casca qualche seggio
La mia di vita cambia poco spesso non parteggio
Ma quale lotta armata voglio clima di cazzeggio
Io non mi atteggio a militante finto comunista
Che gira in mini fuma spini e ha il papi con l’industria
Io non ho il cash ne l’aria fashion di chi è sempre in lista
Sorseggia un cuba con la figa pippa a bordo pista
Osservo il mondo lascio a bordo strada i pregiudizi
Più cresco più divento fiero di tutti i miei vizi
È un modo per restare a galla e riempire gli spazi
Sentirsi sazi anche se restano solo gli avanzi
Rit
E’ un mondo grigio crudo ritmiche da infarto
Ste chiche che hanno la fobia del parto
Lasciano a mo di scarto neonati abbandonati sull’asfalto
La fame e la paura rendono il cuore cemento
Le madri hanno esaurito il sentimento
La rabbia della frustrazione cova nel silenzio
Colpisce a tradimento all’alba di un mattino nato spento
Secondi di follia poi un incubo che non ha senso
Ragazzi fuori in branco poco più che adolescenti
Giocano a fare i violenti vogliono bruciare i tempi
Seguono i peggiori istinti violano corpi innocenti
Devastando il desiderio e la voglia di sentimenti
Padri che nutrono desideri latenti
Soddisfano le voglie sfruttando i peggio espedienti
I figli devastati subiscono i loro intenti
Cancellano ogni notte i ricordi a singhiozzi lenti
Rit
Scene di guerra militari terre di conquista
L’ideologia camuffa l’ansia di potere e lustra
Coscienze a pezzi di tiranni nati opportunisti
Sfruttano il popolo e si atteggiano da riformisti
Vogliono il sangue se ne fottono dei pacifisti
Il mondo osserva ma si astengono gli interventisti
Non cercan gloria ma profitto per scendere in campo
È la legge di mercato la legge dell’uomo bianco
In capo al mondo abbiamo un ex alcolizzato
Con l’hobby del petrolio e la fobia da attentato
E le utopie della nato il cui ruolo è sempre più effimero
Finisce che la lingua universale sarà l’arabo
Le tipe avranno teste coperte ed un lungo abito
Staranno a quattro zampe per pregare non per altro bro
I crocifissi verrano banditi in luogo pubblico
Le chiese soppiantate da moschee
Il papa sarà visto come il cristo,crocefisso a San Francisco
Dove l’omosessualità è un diritto non un vizio
Obbligato a disquisire ma con l’onere del rischio
Di ideologie retrograde oramai prive di senso