XVI Religion
La Maledizione
[Testo di "La Maledizione"]
[Intro]
Maledetti, maledetti per l'eternità
[Strofa 1: Benni]
Riemersi da una giungla di alghe ed occhi in fondo al mare
Nuovi sfondi in flussi di energia da intrappolare
Morirò nella tortura mia terrena senza amare
Potrei farti molto male se soltanto sapessi ascoltare
Schiaccia i più deboli per farsi largo
Questa è la guerra e sveglia i mostri dal loro letargo
E per procedere in avanti tocca non distrarsi
Muovere passi in mezzo ad occhi di diamanti falsi
Antichi Dei rapitemi, ricordate quеsto umano
E che ogni sforzo del suo sogno non sia stato vano
Bruciate in nostro onorе questi fogli
Lacrime sui volti, foglie morte dagli alberi spogli
Per raccogliere da terra ogni frammento in giro per il globo
E inginocchiarmi all'amore che provo
È la scoperta che mi fissa quando lì la trovo
Che si diverta a farmi a pezzi e nascere di nuovo
Siamo in pochi, troppo pochi sotto queste frane
Sotto il peso che ha spezzato troppe vite umane
Tra chi si è arreso ed è sospeso in un motto continuo
Dorme di notte assieme agli incubi del suo destino
Ed ha scordato quand'era bambino
Ora è cosi distante, siamo noi stessi il limite più grande
Siamo noi stessi in questa confusione
Siamo la causa e il problema, rinchiusi dentro una prigione
Porto nuvole, catastrofe e tempesta
Ti porto dritto al cuore in mezzo a nubi dentro la mia testa
Se nella fine la speranza scappa via da qui
Noi siamo scudo per proteggervi
[Ritornello: John Princekin]
La nostra catena sarà forzata
Ogni pena spazzata, ogni vena purificata
Il passato frena e il futuro prende sempre più strada
La maledizione è spezzata
La nostra catena sarà forzata
Ogni pena spazzata, ogni vena purificata
Il passato frena e il futuro prende sempre più strada
La maledizione
[Strofa 2: John Princekin]
Per noi che siamo morti
Sottoprodotti corrotti, volutamente mostri nei loro salotti
Uniti dallo stesso buco nero sotto i cappotti
Anneghiamo dentro queste notti con i sogni a galla negli occhi
Emarginati, declassati e rifiutati dalla loro società insieme
Si è rivelato un bene
Mai devoti ai loro sacerdoti seguiti sui muri da grandi ombre nere
Lunga vita al debole, all'oppresso
A chi per forza di cose ha trovato un leader dentro sé stesso
Chiudendo fuori tutto il resto
Ha iniziato lentamente ad apprezzare il fatto di essere tanto diverso
Dal male s'impara
Per non annegare imparammo a nuotare ed ora dal mare si spara
Non ci potranno fermare
Siamo scheletri maledetti dal mare, spareranno a una flotta di bare
Che la paura sia con voi e vi guidi dove nessuno ha guidato mai
Che tutto venga a galla, mietitori non fermatevi
Ricuciremo questa falla, brinderemo dentro il Valhalla
Setacciate tutti gli angoli
Questi maledetti topi vanno schiacciati stanandoli
E quando saranno a terra e gemeranno rantoli
Abbasseremo le spade, li finiremo perdonandoli
Quello che loro non hanno mai fatto
Ipnotizzati dal mondo perfetto
Facendogli capire del perché dei nostri giorni tristi
E in pace potremo risprofondare dentro i nostri abissi
[Ritornello: John Princekin]
La nostra catena sarà forzata
Ogni pena spazzata, ogni vena purificata
Il passato frena e il futuro prende sempre più strada
La maledizione è spezzata
La nostra catena sarà forzata
Ogni pena spazzata, ogni vena purificata
Il passato frena e il futuro prende sempre più strada
La maledizione è spezzata
[Outro: Bob Hillverm]
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Ted, lo sai come la penso dell'astropolitica nella musica
Ma dico in termini personali, non per la Cradle, ma in termini personali questo Dagon mi fa letteralmente ruotare le scaglie della schiena a sette e venti