Di quel famoso treno non ci sono i binari
Passa una volta sola, ho perso il posto e gli orari
Durante il sonno tremo, parole come sicari
Poi mi sveglio come sempre perché sento gli spari
È mezzo vuoto o pieno? Ti scivola dalle mani
Rondini nel cielo, sì ma tra venti contrari
E non me ne accorgevo
Vedi la fine ma tra gesti involontari
Scappa da me, lo dicono gli altri
Io me ne frego, per te è già tardi
Come Keplero contiamo gli astri
Piangi in silenzio se non mi guardi
Mi sentivo una sagoma tra i corridoi
Il cappuccio come scudo, le cuffie come un’arma
Credevi a quei discorsi fatti su di noi
Tu che fingi, sorridi e guardi il mondo che casca
RIT
Rimani un altro po’, ancora
Ripensa ad ogni gesto vero, quando agli altri non davamo peso
E sì ti mancherò, davvero
Ma non si può tornare indietro mentre raccogliamo i pezzi di vetro
Lacrime, lacrime, non le trattieni su questa canzone
Un fiore troppo fragile, fragile, calpestato da troppe persone
Ma la collana che porti non ha più valore
Facciamo tante scelte e lo stesso errore
Non farlo sarebbe impossibile come cantare questo pezzo sottovoce
Mi sentivo una sagoma tra i corridoi
Il cappuccio come scudo, le cuffie come un’arma
Credevi a quei discorsi fatti su di noi
Tu che fingi, sorridi e guardi il mondo che casca
RIT
Rimani un altro po’, ancora
Ripensa ad ogni gesto vero, quando agli altri non davamo peso
E sì ti mancherò, davvero
Ma non si può tornare indietro mentre raccogliamo i pezzi di vetro
(X2)