Raf
Mondi paralleli
Scesi dall'auto in fretta
Saltai su un treno in corsa
Cercai, ovunque andai cercai
Pensai di non fermarmi... fermarmi

Presi il primo volo in partenza
Quale scalo, quale distanza
Era un biglietto solo andata
Scalando fino in vetta
La prua sulla rotta
Del cuore in tempesta

Ti incontrai laggiù sull'orlo del mondo
Al di là della materia
Finalmente tu
Non ci speravo più
Tra gocce di pura luce
Ti parlai, ma la mia voce
Era solo un'eco lontano

Libero veramente
Ero dal momento che, ignorando i media accuratamente
La vita circostante guardai più attentamente
Pensai di non averla vista mai
Così chiara, così profonda, infinitamente bella
E percettibile molto, molto di più
Di ciò che si può definire, che si può considerare
Sarebbe come programmare un amore mai
Non potrai spiegarlo mai
Anche se il senso non è mai troppo lontano
Proprio come noi, vicini ma equidistanti
È impossibile trovarsi come esseri viventi
Di mondi paralleli, mondi paralleli