Capstan
The Pentagon’s Tales (Intro)
[Strofa 1]
Se è vero nana che il passato non ritorna, quello che resterà
È solo il brivido di un attimo di eternità
Notte fonda, e piove sulla città
Tra luci lontane ed umidità
Io respiro piano con il vento sulla fronte
Cammino mano nella mano con Caronte
Il rumore del silenzio di chi dorme
Danza con le ombre, muove nuove orme
E dopo i colpi in aria siamo
Caduti tutti con le gambe all'aria
Siamo tornati tutti nella nostra bara, la nostra para
Proiettile che scotta spara
Questa è la storia di Pierino e il lupo
Di chi parlava troppo ed ora è diventato muto
Di chi pensava che qualche disco venduto
Fosse il passepartout per un talamo di velluto
Aspetta e spera
Che domani sera c'hai una brutta cera
Cane mangia cane, iena contro iena
Stesso branco, predatore si fa preda
(Zesh!) dal pentagono osservo
Lotte e negativi di una notte d'inverno
Rotte e mille bivi sul mio nuovo quaderno
Frotte di pentiti sulla via dell'inferno
E ora Bisanzio sta bruciando
E pure gli angeli stanno precipitando
E mentre il fumo ricopre l'animo infranto
Demoni stanno ballando note di tango
Quindi è tempo di reagire
Di nuovo in marcia è tempo di partire
La luna, la vita, il profondo
L'istinto, la fine, l'inizio del mondo
(Dì la verità, punk! a 'sto giro non te lo aspettavi, ah? Mister Zampini
Z-A-M-P-A, Verona City ah ben! e mentre gli anni passavano, ma io mi ritrovavo ancora a scrivere, per la mia anima, per la mia gente, sono ancora quaggiù!)

[scratches Capstan]