Pedar
Untitled
[Strofa 1: Gemello]
Non capisco perchè è sempre notte
Ruoto a 360 con le braccia aperte come Zangief, mille volte
Levito sfiorando terra dall'abisso delle scale sale gente
Tiro un frisbee nella corrente
Trascino via, via, la tiro via dalla paranoia
Infinita come le alghe della California
Schiocca le dita e accendi questa Torre Eiffel
Jumpa da un tetto a un gatto come Claudio Taffarel
Metamorfosi e ghiaccio, se arriva il tempaccio
Trasformo in ombrello il mio misero braccio
E la pioggia è blu, sempre attenti, sempre il cielo è grigio
WTF, siamo noi il gioco di prestigio
Con me sfondi una porta aperta
C'ho ali grandi come deltaplani che non tocco terra
Sempre mi cascano vocali dalla lingua
Guardo fisso la luna prima che si estingua
No, palmo di terra con te sotto
Lascio al diluvio scivolare via i fiori sparsi che ti portano
E siamo sotto a cento ombrelli, intrecciati tra i capelli
Dentro gli occhi siamo fiocchi di pioggia di Berlin
Ancora prego, un'altra ancora e vado via da qui
Si sentono cantare le cazzo di sirene qui
È desolata questa landa, questa ghianda esplode
La giuria alza i paletti, tu: 10 e lode
[Strofa 2: Pedar Poy]
Entro con lo struscio tipo Walking Dead
Versione Klinefelter di J-Ax e Jad
Nervoso da un perenne jet lag
Come DMX fatto de crack mentre guarda Breaking Bad al SerT
Nella palude dove è tutto triste non rimango
Cavallo bianco che affonda nel fango mentre piango
Passami il Super Santos, passami il Tango
Suono, salgo, io non sbuffo gonfio mondi in cui comando quando
Ti ho detto di essere normale
Ti (ti) busso alla porta ma con la maschera da cane
Ti vorrei parlare ma sei come Peach
Chissà in quanti castelli dovrò cercarlo quel tuo culo kitsch
E poi sconfiggere duemila Bowser
Non lo sai ma oramai ti conosco, come il tuo browser
Nella mia testa come un colpo di Mauser
Sei stronza over nine thousand, bruciami Mauthausen
Sorriso a 84 denti, mi mangi a morsi
Il tuo zombie fa il duro ma è solo il rigor mortis
Vuoi le mie mani lo comunichi in più modi ed io
Monoespressivo come la figlia di Brody, Dio
Vuoi una vita con il rullo di tamburi, ma
Stai con un pollo, tandoori
Ti piacciono gli uomini maturi
Ma è ora che maturi
[Strofa 3: Gemello]
Il tergicristalli batte forte, il piano suona senza dita
La candela sputa fuoco neanche fosse un mitra
Meglio nero, meglio il buio, meglio luna piena
Meglio lupo, meglio il cielo cupo e anima in pena
Niente in palio, stringo mani, fixo cuori a pompa
In questa clessidra la mia voce rimbomba
Gli Asterix con cui chiaccheri, le piume degli angeli
Gli spaventapasseri, esageri?
Sussura all'orecchio qualcosa per finta
Sollevo da terra un muro di cinta
Esce un vermone dalla sabbia di 'ste dune a caccia
Ritorniamo in vita con il pallidume in faccia

[Strofa 4: Pedar Poy]
E allo specchio è psicodramma, come vuoi che taccia?
Aldilà di ogni ottimismo, nostalgia che viaggia
Altra serata estiva in cui osservo Pegaso
Mentre un Megatron mi prende a stecche il fegato
Conosci l'esito, esito, apro le orecchie e sento il vuoto, sì
È la cartella audio_ts di un DVD
Quali raggi laser, guerra dei mondi
Sei un Tevere di cazzate, prima o poi esondi
Fisso i palazzi con gli occhi da insonne Hall & Oates
Rivedo te, Sharon Tate, Charon Boat
Il bello degli uomini è che due sguardi e si capiscono
"Il bello delle donne" è una fiction