Axos
Potrei
[Testo di "Potrei"]

[Strofa 1]
Ho paura, ma in fondo che posso farci
Se tutto quanto è stato creato per ammazzarci
Posso starci, oppure appiccicarmi a un foglio
E disegnare il mondo che voglio ed entrarci
Potrei prendere corda e sgabello e lasciarci il collo
Tagliarmi di netto i polsi nella vasca e rimanere a mollo
Potrei scolarmi una boccetta
Lasciarmi dentro un sogno infinito e smettere di avere fretta
Potrei salire in cima al mio palazzo
Sentire da sotto commenti del tipo "è pazzo", provare il salto
E per tutte le volte che non l'ho fatto
Cercare di volare per sempre verso lo spazio
Potrei abbassare il grilletto, lasciare che il sudore freddo
Diventi rosso sopra al pavimento
Potrei cercar l'abisso con un masso alle caviglie
Non sprecare più un respiro per quello che non vi ho detto

[Ritornello]
Potrei evacuare l'anima, rendere tutto facile
Potrei non pensare a chi finirebbe le lacrime
Potrei disegnare il mio volto in un cielo fragile
E lasciare solo il ricordo della mia immagine
Potrei fare i conti diretti con chi lassù
Sta giostrando questo mondo e portargli la mia TV
Potrei cercar l'inferno e parlare con Belzebù
Per capire se è cattivo più di quelli che stanno quassù
[Strofa 2]
Potrei alienarmi, lasciare l'ipotesi d'ammazzarmi
E chiudermi nell'atrio dei miei anni
Diventare parte costante della mia arte
E non lasciare porte aperte, a parte per le parte a cui ispirarmi
Calarmi in parti, prendere gli scarti degli errori
E dargli ai sarti degli orrori, farci infarti per i cuori
Grandi dissapori, troppi in pochi anni e grazie a Dio tra i miei dolori
Non ho aggiunto quello dei ventuno grammi
Dammi ancora un po' di tempo e finalmente sarò solo aria
Inizierò una gara con la morte a chi si arrende
Rende tutto un po' più facile, il mondo è indifferente
Questa sorte modellabile che nulla sente
Dipende da che? Dipende da che punto guardi tutto
Se ti senti solo un punto in un testo, beh, questo è brutto
Prendo un appunto: giorno e ora in cui mi butto
L'esistenza del riassunto è il tema del mio debutto

[Ritornello]
Potrei evacuare l'anima, rendere tutto facile
Potrei non pensare a chi finirebbe le lacrime
Potrei disegnare il mio volto in un cielo fragile
E lasciare solo il ricordo della mia immagine
Potrei fare i conti diretti con chi lassù
Sta giostrando questo mondo e portargli la mia TV
Potrei cercar l'inferno e parlare con Belzebù
Per capire se è cattivo più di quelli che stanno quassù
[Strofa 3]
Come Totò io pago, pago sempre il doppio
E la mia mente ne risente, quindi scoppio
La vita non fa sconto nemmeno a chi dà ascolto alle regole
E basta che inciampi e rimani zoppo
Lotta corpo a corpo tra me ed il passato
Da te ho imparato, ma in questo presente tu sei di troppo
Un altro colpo, sorrido, pugno di rabbia
La testa ora ri-sfondo, quindi lascia o raddoppio
Quel posto nei ricordi in cui non conta come marchi
Marchi bene o marchi male, lui ti fotte come Wanna Marchi
Marchi a fuoco la tua testa superando varchi
Finché poi ti stanchi e l'esistenza ti attanaglia i fianchi
Speri di venirne fuori in fretta
Poi la vita getta sale sopra una ferita ancora aperta
Sali sul balcone, guardi il cielo, vorresti volare
Pensi agli occhi di tua madre e chiudi la finestra

[Ritornello]
Potrei evacuare l'anima, rendere tutto facile
Potrei non pensare a chi finirebbe le lacrime
Potrei disegnare il mio volto in un cielo fragile
E lasciare solo il ricordo della mia immagine
Potrei fare i conti diretti con chi lassù
Sta giostrando questo mondo e portargli la mia TV
Potrei cercar l'inferno e parlare con Belzebù
Per capire se è cattivo più di quelli che stanno quassù