The The
Strani Giorni
Strani giorni, non mi lamento, ma in quali mondi
È così lecito stare soli, non chiedo affetto, ma come pormi
Ogni difetto che ho è un jolly, mi frutta bene ma toglie sogni
Molti che fanno i cascamorti per due elogi o per due soldi
E tu dimmi, non te ne accorgi mai della mia presenza o, peggio, della mia assenza?
Io che sono solamente materia, quasi priva di essenza
Norne, tessono i fili del destino; norme, limitano il cittadino;
Riforme, per migliorare il Paese, o forse pеr intascare ogni mese
Brucia il mondo, implodе e io urlo forsennato
Che non bastano storie su Insta per far agire i capi di Stato
Lo giuro, lo giuro, non mi prenderanno tutti quei fantasmi a cui più non guardo
Non chiedo di volermi bene ma almeno di dirmi che mi stai ascoltando
Chiedimi se sto bene e poi credimi quando ti dico di sì
E le sue labbra color rosso cremisi, non posso averle, ma meglio così
Parlano di anormalità e l'unica cosa anormale mi sembrano loro
Vestiti tutti uguali, stessi capelli e stesso suono
Io non li guardo, me ne distacco, perché la diversità conta più dell'oro
E a chi mi conosce soltanto per questa musica voglio dire che sono
Molto di più degli occhiali da sole che porto e una criniera da savana
Passo di porto in porto e divento ricco come un mercante a L'Avana
Ho preferito lo studio e la cultura per tener sempre lontana
La mia preziosa persona dal male, da una brutta vita e da un sogno di strada