Vashish
DD’84 (Distruzione & Distopia 1984)
[Testo di "DD'84 (Distruzione & Distopia 1984)"]

[Intro]
"É la distruzione di quanto prodotto dal lavoro umano. Una società gerarchica è possibile solo sulla base della povertà e dell'ignoranza."

[Strofa 1]
Guardo le stelle, gli occhi lucidi, ribelle in mezzo a balle di 'sti sudici
Masse di ignoranti elette a giudici
Il sangue nelle vene mi ribolle
Dama rosso sangue che mi segue osserva salme appese agli alberi sui colli
Barcolli in piedi su sentieri unici, emarginato da 'sti folli
Riempiendo fogli di brandelli come lebbrosi al lazzaretto
Rispetto distanze, per non vedervi corrosi dal mio effetto
In realtà non aspetto altro
L'indole è salvarvi, ma il prezzo è troppo alto
Finirò per pagarlo se 'sto dirupo non lo salto
Sperando mi seguiate e v'attiriate verso l'alto
Non per altro il non plus ultra del letargo
Siete il mio culto del disgusto
Carburante in mano ad un dinamitardo
Una scultura a mezzo busto opera votiva a ciò che non ritengo giusto
Una bomba sotto un cargo la mia rabbia sta scoppiando
L'immobilismo porta al nazismo, nazionalismo e fissa del comando
La tua è una maschera, chiedi chi la pratica, vent'anni in carica
Cultura, politica e TV, tu
Fai di conoscenza pura scienza statica e tabù
Dottrina chiusa in gabbia elettrostatica
È shock, scorderemo totalmente ciò che fu
[Ritornello]
La distopia genera ipocrisia
In genere l'affronto, cenere resta cenere
Tocca toccare il fondo, non credere al racconto
Le parole sono fulcro della sua magia
La distopia genera ipocrisia
In genere l'affronto, cenere resta cenere
Tocca toccare il fondo, non credere al racconto
Le parole sono fulcro della sua magia

[Outro]
"Giulia, esiste la verità e la non-verità. Chi si aggrappa alla verità, anche se solo, non è pazzo."