Quartetto Cetra
Il Visconte di Castelfombrone
[Testo di "Il Visconte di Castelfombrone"]

[Intro]
Vogliamo narrarvi, a nostro modo
Una fiaba, o meglio una istoria
Di tempi ormai remoti
Tempi in cui il duello risolveva
(Al primo o all'ultimo sangue)
Le intricate vicende d'amore
Di dame, damigelle e cavalieri

[Strofa 1]
Il Visconte di Castelfombrone
Cui Buglione fu antenat
Ha sfidato il Conte di Lomanto
Ed il guanto gli ha gettat
L'altra sera, al bal dell'ambasciata
Con l'amata lo trovò
Uno sguardo e due perfetti inchini
E i padrini gli mandò
Fu dello scandalo, ogni salotto
Di ciarle ghiotto, subito edotto
La donna oggetto di quella tenzone
Una canzone dal D'annunzio meritò!
Zum!
[Strofa 2]
Nell'ottobre dell'87
Alle sette del mattin
Due carrozze si fermaron presso
A un cipresso di un giardin
Ecco tosto scendere un Visconte
Poscia il Conte di Lomant
Sulle labbra hanno il sorriso errante
"E sprezzante?" "Minga tant..."
Ecco i padrini venir dal sentiero
Cilindro nero, viso severo
Contati i passi, i due crudi avversari
Ad armi pari si batteron là per là!
Zum!

[Recitato]
"In guardia, Visconte, difendetevi"
"Non temo la vostra spada, caro Barone"
"Sappiate, caro Visconte, che ho già vinto ben 114 duelli"

"Olè, così, là, là"
"Ah, mi avete colpito, qui tra la quinta e la sesta costola
Ferita penetrante in cavità con prognosi riservata"

"Il barone è stato colpito!
Un dottore, presto, un dottore
Un medico, un medico"
[Outro]
Questo comparve su per le gazzette
Poi si sapette quel che accadette:
Due graffi lievi ed una scalfittura
Tanta paura ed un pranzo al ristorant

[Recitato]
Oh! Scusate. Dimenticavamo di dirvi
Che i personaggi e gli avvenimenti di questo racconto
Sono puramente casuali
E non hanno pertanto alcun riferimento alla vita reale