Quartetto Cetra
Un romano a Copacabana
[Testo di "Un romano a Copacabana"]

Rio De Janeiro
Terra muito boa per un forestiero
Tormentato da un pensiero
Che vuol dimenticar
Dal Vadasuda fino al Botafogo
Quando è carnevale
Che stupendo baccanale
Rio De Janeiro

Ho incontrato, laggiù a Copacabana
Un romano che vive nel Brasil
Son trascorsi ormai quasi vent'anni
Dal giorno che partì
Ho girato con lui Rio De Janeiro
Questa strana ma splendida città
Paradiso di palme e grattacieli
Prigionieri del mar

Ma quel romano sta morendo di saudade
E saudade vuol dire nostalgia
Saudade de Roma
Roma mia, lontana sempre più
(Saudade, saudadе)
Dal Corcovado è veramente bеlla Rio
Ma chi scorda il Pincio e il Colosseo?
E stando con lui, forse anch'io
Mi sento un po' morir
Quando è notte, laggiù a Copacabana
Senti ovunque la musica del mar
È la stessa che canta una fontana
Che mai potrò scordare
In quel momento tieni il cuore con la mano
E lontano, lontano volerai
È questa la saudade di un romano
A Copacabana

Quando è notte, laggiù a Copacabana
Senti ovunque la musica del mar
È la stessa che canta una fontana
Che mai potrò scordare
In quel momento tieni il cuore con la mano
E lontano lontano volerai
È questa la saudade di un romano
A Copacabana