Quartetto Cetra
Storia di una barchetta di carta
[Testo di "Storia di una barchetta di carta"]

All'imbrunir
Con brividi d'or
Venezia si scioglie nel mar
Mondo fatato è la città
A specchio del Canal Grande
Ed un bambino, con emozion
Vara la sua imbarcazion

Sul Canal Grande
Una piccola barca di carta
Si dondola e va
Porta un tesoro di incanti
E di fragili sogni di felicità
Il bimbo la guarda fuggire e danzar
Ed il suo cuor corre sul mar
In quale isoletta approderà
Quel carico di irrealtà

Passano [?] che portano
Legna e cemento in città
Gettano spruzzi violenti d'attorno
Con grande presuntuosità
La barca di carta prosegue il cammin
Danza qua e là, dondola e va
Conduce pian piano nella città
Quel carico di irrealtà
Passa Rialto e la Ca' d'oro
Fra grosse barche a motor
Il cuoricino di quel piccin
Porta con sé nella stiva
Ed il bambino, con emozion
Saluta le imbarcazion

Sul Canal Grande
La piccola barca di carta
Si dondola e va
Col suo tesoro d'incanti e di sogni
Intessuti di fragilità
Sorride, indicandola, il gondolier
Al forestier che guarda il mar
Col remo pian piano l'aiuterà
A giungere un poco più in là

Là c'è San Marco che splende
Ma c'è una barchetta che si sente morire
È diventata pesante, ma tanto pesante
E non può proseguire
Le lacrime amare la spingono giù
Sempre più giù e già non c'è più
Ed il cuoricino di quel bambin
Ritorna dal suo padroncin
Sul Canal Grande
La piccola barca di carta
Non c'è più