Carmen Consoli
Quattordici luglio
Guardavo le sue mani che stuzzicavano insolenti una rosa finta
Ed era così dolce il modo in cui nascondeva l'imbarazzo
Mentre parlava e sorrideva ironicamente
Delle proprie sventure, teneva gli occhi bassi

Guardavo le sue mani che si intrecciavano
Tra i ricami di una tovaglia
Riuscivo a stento a trattenere la voglia
Di afferrarle, di aggredire il suo dolore

Misto all'incenso
Il sapore di un pasto frugale
I ricordi storditi dal tempo
Pur essendo simile a tante e tante altre persone
Era speciale, speciale

Guardavo le sue mani che enfatizzavano
Opinioni con eleganza
Tra le improvvise somiglianze
Simbiotiche intuizioni, l'amichevole trasporto

Misto all'incenso
Il sapore di un pasto frugale
I ricordi sbiaditi dal tempo
Pur essendo simile a tante e tante altre persone
Era speciale
Mi lasciavo sedurre dalle sue manie
Mi lasciavo sedurre dalle sue manie