Vinicio Capossela
Perfetta Letizia
Quand'anche illuminassi i ciechi
Distendessi gli attratti, i demoni cacciassi
E rendessi l'udire ai sordi, l'andare ai zoppi, il parlare ai mutoli
E, che maggior cosa è, resuscitassi il morto di quattro dì

Non in ciò è perfetta letizia
Non in ciò è perfetta letizia

E se sapessi tutte le lingue, tutte le scienze, le scritture
Se sapessi profetare e rivelare le cose future
E i segreti delle coscienze degli anni

Non in ciò è perfetta letizia

E se parlassi con lingua di angeli e sapessi i corsi delle stelle
Le virtù dell'erbe e i tesori della terra
E conoscessi le nature degli uccelli e dei pesci
E degli animali e degli uomini
E delle pietre e delle radici e delle acque

Non in ciò è perfetta letizia

Ma se giugneremo in Santa Maria degli Angeli
Così agghiacciati di freddo e infangati di loto afflitti
E se il portinaio non ci aprirà e faràcci stare fuori alla neve
E al freddo infino alla notte
In ciò è perfetta letizia

Se noi quelle ingiurie e quei tanti commiati sosterremo
Sanza turbazione sanza mormorazione
E penseremo umilmente e caritativamente

Ecco in ciò è perfetta letizia

E se stretti di fame e freddo
Più picchieremo e più chiameremo e più pregheremo
E quegli uscirà con un bastone
E piglieràcci per lo cappuccio e volgeràcci
E batteràcci a modo antico con quello bastone

Ecco in ciò è perfetta letizia

Se noi sosterremo pazientemente e con allegrezza
Scrivi in ciò è perfetta letizia
E tra tutti i doni e le grazie che Dio concede
Sia quello di vincere sè medesimi e superare noi stessi
Però che in tutti gli altri doni non
Ci possiamo gloriare che nostri non sono
Però nell'afflizione e la tribolazione solo ci possiamo gloriare
Perché nostra è la croce
E il saperla portare
Ecco in ciò è perfetta letizia
Ecco in ciò è perfetta letizia