Umberto Tozzi
Non ho che te
Io sono un uomo del duemila di satelliti nel blu
E le mie mani sono terminali d'invisibili tam-tam
E con il laser del pensiero tecnologico vivrò (vivo)
In più dimensioni, cavalcando le stagioni come un grande re
Uh uh, non ho che te

Un concentrato di Marconi e di Lutero sarò io
Progetto semplice e perfetto, come un uomo che dev'essere
Uh uh, non ho che te

E dopo te
Non ho niente da perdere
Né vincere

E pigerò il bottone quando non resisteremo più
In questo mondo di potenti che arricchiscono uccidendosi
Saluteremo dalla riva la spaziale ferrovia
Che ci riporta verso l'essere e l'avere sarà inutile
Perché non ho che te
Non ho che te
Sono ricco e non ho che te
Uh uh, non ho che te

E dopo te
Non ho niente da perdere
Né vincere