Umberto Tozzi
Monotonia rap
Che noia, non posso, non voglio più monotonia rap!
Che gioia la radio che canta canzoni di chi ha melodia
Stagioni di mode rappate anche in pubblicità
Adesso vomito davvero e cambio musica e filosofia

Lo giuro, mi butto, lo faccio, tanto non ce n’è, si sa
È un muro di gesso, conviene aspettare, presto passerà
Ci sono, ci sento, rispetto chi di musica ne ha
Ma chi ha il coraggio di gridare a tanti: “Scusi, che mestiere fa?”

Sono un chiquito sincero, amante del Messico
Amo la musica al sole, piena di rock and roll
E per il mio futuro leggo i fondi del tè
Perché non mi convince quello che piace a te

Che bello, l'ho detto! Lo ammetto, credo nell'ingenuità
E il ramo d'ulivo non entra più in casa di chi non ne ha
Stupiti, sorpresi, arresi dal suono di chi più ne ha
Qui, geni pochi, son finiti i giochi: “Scusa, che mestiere fai?”

Sono un chiquito sincero, amante del Messico
Amo la musica al sole, in macchina coi Pink Floyd
E per il mio futuro leggo i fondi del tè
Perché non mi convince quello che piace a te

Sono un chiquito sincero, amante del Messico
Amo la musica al sole, piena di rock and roll
Sono un chiquito sincero, amante del Messico
Amo la musica al sole, in macchina coi Pink Floyd