Lucio Battisti
I giardini di marzo
[Testo di "I giardini di marzo"]

[Strofa 1]
Il carretto passava e quell'uomo gridava “Gelati!”
Al ventuno del mese i nostri soldi erano già finiti
Io pensavo a mia madre e rivedevo i suoi vestiti
Il più bello era nero, coi fiori non ancora appassiti

[Strofa 2]
All'uscita di scuola, i ragazzi vendevano i libri
Io restavo a guardarli, cercando il coraggio per imitarli
Poi, sconfitto, tornavo a giocar con la mente e i suoi tarli
E la sera al telefono tu mi chiedevi: "Perché non parli?"

[Ritornello]
Che anno è? Che giorno è?
Questo è il tempo di vivere con te
Le mie mani, come vedi, non tremano più
E ho nell'anima, in fondo all'anima
Cieli immensi e immenso amore
E poi ancora, ancora amore, amor per te
Fiumi azzurri e colline e praterie
Dove corrono dolcissime le mie malinconie
L'universo trova spazio dentro me
Ma il coraggio di vivere, quello, ancora non c'è
[Strofa 3]
I giardini di marzo si vestono di nuovi colori
E le giovani donne in quel mese vivono nuovi amori
Camminavi al mio fianco e ad un tratto dicesti: "Tu muori"
Se mi aiuti son certa che io ne verro fuori!
Ma non una parola chiarì i miei pensieri
Continuai a camminare, lasciandoti attrice di ieri

[Ritornello]
Che anno è? Che giorno è?
Questo è il tempo di vivere con te
Le mie mani, come vedi, non tremano più
E ho nell'anima, in fondo all'anima
Cieli immensi e immenso amore
E poi ancora, ancora amore, amor per te
Fiumi azzurri e colline e praterie
Dove corrono dolcissime le mie malinconie
L'universo trova spazio dentro me
Ma il coraggio di vivere, quello, ancora non c'è