Joan Manuel Serrat
Signora (Señora)
La donna che lei vuol vedere
Che le ha rubato tanto amore
Ecco, qui son io, signora!
Non so come tirare inverno
Son quasi un bacio dell'inferno
Ma sempre un bacio, sì, signora!

Lo so che lei si è domandata
A cosa mai sarà servito
Dare a suo figlio quel che ha dato
L'intera sua vita, il grido ed il canto
E tutto il suo pianto gettati nel vento!
Gettati nel vento!

Ma al primo aprirsi del fiore
Il profumo del fiore si stacca dal fiore

Non son serviti proprio a niente
I baci, i suoi insegnamenti
A niente, creda a me, signora!
Lo so che lei non l'ha cresciuto
Per una come me, peccato!
Ma cosa ci vuol far, signora!?

E adesso è già arrivata l'ora
Che lei lo perderà, signora!
Per una come me e lo grido!
Io sola gli ho dato il sogno di cupido
E l'ho reso forte, ma senza pagare
Con rughe e dolore!
E al primo aprirsi del fiore
Il profumo del fiore si stacca dal fiore

Si metta un vestito vecchio
Si guardi piano nello specchio
Ripensi un poco a sé, signora!
E prima di maledirmi
Ripensi all'alba di quel giorno
In cui anche lei, sognava anche lei
Sognava anche lei, signora!