Gianni Morandi
L’allenatore
E adesso vi accompagno dalle scale ai riflettori
C'è gente sugli spalti che ci vuole campioni
Ma a vincere non è che sono sempre i migliori
Noi prima siamo uomini e dopo giocatori
A questo aggiungi pure che la palla è rotonda
A volte soffia il vento in poppa ed altre volte ti affonda
Ci sono leggi e schemi verticalizzazioni
E poi traverse e pali e poi sviste arbitrali

Guardalo l'allenatore
Da cinquant'anni appresso ad un pallone
Sulla panchina calda come il sole
E un freddo gelido quasi polare
E guardalo l'allenatore
A bordo campo pronto a cominciare
Determinato nel voler cercare
Una vittoria che lo puo' salvare
Con la sua grinta irrompe come un tuono
Chiudi gli spazi e segui sempre l'uomo
Ma non ti sembra di vederlo solo

Che differenza c'è fra una partita e la vita
Se ci trova soli ad affrontare una sfida
Per vincere non è che basta solo lottare
Bisogna dare tutto e potrebbe non bastare
A questo aggiungi pure che la sorte ti inganna
All'ultimo minuto puo' tradirti una palla
Ci sono scontri duri e calci di rigore
Dove non puoi sbagliare e poi trasferte amare
Guardalo l'allenatore
Da cinquant'anni appresso ad un pallone
Sulla panchina calda come il sole
E un freddo gelido quasi polare
E guardalo l'allenatore
Ha dato tanto e ha avuto molto meno
Ma quanti ostacoli quanto veleno
Prima di alzare le sue braccia al cielo
In questo mondo privo di valori
Dove chi conta sono i vincitori
E dei perdenti cancelliamo i nomi

E adesso vi accompagno dalle scale ai riflettori
C'è gente sugli spalti che ci vuole campioni