Nomadi
L’uomo di Monaco
E guardai, scrutai, quel vecchio a Monaco
Quel sorriso, quella birra, quante cose poi pensai
La mia mente a una folla di sguardi fissati
Dietro a quei fili spinati

E lo spiai, scrutai, divise immaginai
Di uno che marciò, l'Europa calpestò
La mia mente a una folla di sguardi spietati
Fuori da quei fili spinati

Lo guardai
Nel fondo dei suoi occhi
Lo fissai
Insistendo sempre più
Per vedere se c'era
Colpa o paura
Perché, per quale ragione

E guardai, scrutai, niente poi notai
Solo rughe sul viso, dal tempo seminate
Non aveva artigli, tremavan le sue mani
Come quelle di mio padre

Lo guardai...
Ritornai poi ancora a Monaco
Lo cercai, ma ormai lui non era più
La mia mente, quella folla, quelle mani
Tra un volo di gabbiani