Lucio Dalla
Angeli
[Testo di "Angeli"]

[Intro]
Angeli, angeli
Siamo angeli

[Strofa 1]
Lasciare l'Italia per andare a Lugano
E toccarsi sempre con la stessa mano
Come estero è una truffa, questo lago fa paura
Ci sono troppe banche, serve un samba, una strega, una fattura
Le tre di notte, non so dove sputare
È così pulito che non si può sporcare
Dal locale esce uno sbronzo che s'annoia
Non è solo, guarda un po', anche a Lugano hanno una troia
Lo spogliarello in quel locale di Lugano
Lo fa una donna col suo barboncino nano
Vanno in albergo per studiare nuove mosse
La ragazza è libanese, il barboncino è di Torino e ha un po' di tosse

[Ritornello 1]
Angeli, angeli
Siamo angeli

[Strofa 2]
Una guardia o un generale, non si capisce bene
Mi guarda male butto via la cicca e quello sviene
Sta per farmi la morale, ma mi faccio perdonare
Perché raccolgo la cicca ancora accesa
La metto in tasca e comincio a fischiare
Fischio piano perché è quasi mattina
Da una pizzeria esce uno di Messina
Ha i tacchi alti e ha il grembiule ancora in mano
Sembra stanco e molto triste, te lo credo
Fa la pizza qui a Lugano
Da poco tempo è venuto a lavorare
Dice che è dura, ma si può anche abituare
Ed è contento a non far niente alla mattina
E con la moto va a vedere
Va a vedere dove abita la Mina
[Ritornello 1]
Angeli, angeli
Siamo angeli

[Strofa 3]
Un vecchio alto che assomiglia a Garibaldi
È sulla strada, la pulisce, è molto tardi
Si ferma con la scopa sotto il mento
Poi alza gli occhi verso il cielo e con il dito sente il vento
Muore la notte quando il vecchio con la scopa
La butta in cielo e torna il sole sull'Europa
E tutti quanti lascian lì di lavorare
È uno spettacolo vedere, vedere gli angeli volare

[Ritornello 2]
Angeli, angeli
Quanti angeli