Anastasio
L’Impero che Muore
[Testo di "L'Impero che Muore"]

[Strofa 1]
Le feste dell'Impero che muore
Sono sempre le più riuscite
Per la strada suona la banda
Le ragazze sono impazzite
È festa, sono morti gli dei
Sono morti gli eredi
Le ragazze appiccano incendi
I ragazzi battono i piedi
Nelle piazze dell'Impero che muore
Le campane suonano a festa
Il futuro non ci riguarda
Il presente non ci interessa
Adesso nell'Impero che muore
Guarda come piangono i pazzi
I violini suonano strani
I soldati ballano scalzi

[Ritornello]
E sua maestà
In bocca una spiga di grano
In mano ha una spada di pane
Inzuppata di sangue
Sua maestà
Lancia petali sulla rivolta
La sorvola dal suo elicottero gigante
E se le sirene non suonano più
Se i danzatori non danzano più
Se le parole non parlano più
Che cosa rimane?
Se i suonatori non suonano più
E se le parole non sparano più
Il silenzio che resta quiggiù
Diventa pesante
[Strofa 2]
La folla cammina veloce
Quelli in prima fila sono bendati
Perché non si scopra qualcosa di atroce
Tipo che i soldati sono scappati
Cantano rivolta tutti a gran voce
Per riverniciare gli anni passati
Portano una croce di legno di noce
Per rivendicare i loro peccati
Prendono il castello, ma non scorre sangue
Lungo le muraglie non ci sono guardie
Sua maestà li ha lasciati soli
Dentro un labirinto di saloni vuoti
E i ribelli abbandonati a se stessi
Si guardano in faccia fino a quando possono
Il potere ha già cambiato forma
E per misericordia vi ha lasciato il bozzolo

[Ritornello]
E sua maestà
In bocca una spiga di grano
In mano ha una spada di pane
Inzuppata di sangue
Sua maestà
Lancia petali sulla rivolta
La sorvola dal suo elicottero gigante
[Bridge]
Il castello datelo alle fiamme
E che l'incendio illumini la sera
Ma fate che vi bastino i fucili a salve
E fate che vi sazi questa messinscena
Finirà la musica e sarà il terrore
Arrivati ad affrontare il vuoto
Capirete il vecchio imperatore
E pregherete per il terremoto

[Ritornello]
Sua maestà
In bocca una spiga di grano
In mano ha una spada di pane
Inzuppata di sangue
Sua maestà
Lancia petali sulla rivolta
La sorvola dal suo elicottero gigante
E se le sirene non suonano più
Se i danzatori non danzano più
Se le parole non parlano più
Che cosa rimane?
Se i suonatori non suonano più
E se le parole non sparano più
Il silenzio che resta quiggiù
Diventa pesante