Genius Traduzioni Italiane
Zamdane - C18 (Traduzione Italiana)
[Intro]
La gente è marcia ascolta
Ah

[Strofa 1]
Porto la sofferenza dei miei, del mio paese natale
Sorrido ma non ho niente, eredito l'amore dei miei genitori
I borghesi mi trattano come se fossi un bastardo
Vedo immagini oscure mentre dormo, faccio orecchie da mercante
Ascolto i consigli del mio cuore anche se è irrazionale
Mi hanno detto : ’'Fai attenzione ad ogni passo che fai'’
Se è una trappola, attenzione a non caderci dentro
Se non è un nemico che l'ha messa, è sicuro che è un fratello di sangue
Puoi fare di meglio senza

[Ritornello]
In questo gioco, sono un cyborg, ho bisogno della mia C18
Avevo una grande famiglia, ne ho seppelliti diciotto
In questo gioco, sono un cyborg, ho bisogno della mia C18
Avevo una grande famiglia, ne ho, ne ho, ne ho seppelliti diciotto

[Strofa 2]
Cosa separa la miseria dall'alto? Diversi piani
I soldi fanno la felicità col dolore degli altri (Mh, non lo so)
Il mio cuore piange, la porta è sigillata, non posso aprirla
Non è un milione al netto delle tasse che mi farà sorridere
Poiche ho visto la morte falciare persone molto vicine a me
L'ho sentito sulle mie costole, lei mi dice non dimenticarmi
Come vuoi che ti dimentichi? Wallah mi hai scioccato
E' solo che quando non ci sei, è un dolce miraggio
Cerchiamo un raggio, appostato nel buio
In una gabbia, vedo che la mia anima si danneggia
Se mai ne usciamo, è eccezionale
La luce non ha mai raggiunto l'abisso
[Ponte]
Mamma riscaldami il cuore (cuore), yah, ho freddo alla schiena
Fuori è dura, senza pietà, avrei potuto estorcerti soldi qualche anno prima
Siamo adulti da quando eravamo piccoli, anche tuo padre non sopporterebbe la mia vita da adolescente
Quello che devo a Dio, quello che devo ai miei fratelli, non lo darò mai a qualcun altro

[Ritornello]
In questo gioco, sono un cyborg, ho bisogno della mia C18
Avevo una grande famiglia, ne ho seppelliti diciotto
In questo gioco, sono un cyborg, ho bisogno della mia C18
Avevo una grande famiglia, ne ho, ne ho, ne ho seppelliti diciotto

[Outro]
Quaggiù tutti vanno via, è il nostro lavoro che parla al nostro posto
Perchè quando sei povero, non hai nemmeno il diritto alla parola
Quaggiù tutti vanno via, è il nostro lavoro che parla al nostro posto
Perchè quando sei povero, non hai nemmeno il diritto alla parola