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Joanna Newsom - Only Skin
[Testo + Only Skin + ft Joanna Newsom]

E ci fu un boato sopra di te
Quella notte aeroplani neri volarono sopra il mare
E si abbassavano e si spostavano come
Balene spiaggiate
Lumache sgusciate
Mentre tu ti sforzavi e strizzavi gli occhi per vedere
La ritirata della loro glabra e cieca cavalleria

Ti congelasti nel tuo banco di sabbia
Pregasti per la tua povera anima
Il cielo era una pagnotta imbevuta in una ciotola di latte

E quando il pane si ruppe -
Cadde in mattoni di umido fumo -
Il mio cuore dormiente si svegliò, e il mio cuore sveglio parlò

Poi ci fu un silenzio che tu presi a significare qualcosa:
A significare, corri, canta
Perché non sarai mai più vivo
E la piaga degli unti neri motori appostati
È andata ad est
Mentre tu sei rimasto a spiegarmi -
Rilasciato
Dalla loro glabra e cieca cavalleria
Con le mani nelle tasche
Correndo tozzamente
Fin dove sono io, intorpidita
Svestita e sbadigliante

Be', cos'è questa follia?
Questo farneticare?
Ti sei preso una piccola morte
Mentre stavi sonnambulando

Era un brutto sogno, tesoro
È finita
Lo sputafuoco è sotto il trifoglio
Sotto il suo fiato c'è argilla fredda, per sempre:
Un mastino sdentato che si strozza con una piuma

Ma ho preso la mia canna da pesca (preoccupata per la tua febbre)
Giù allo stagno per nuotare, dove cresce un'erba amara
Che fiorisce solo un giorno all'anno, sulla riva del fiume
La porto qui

Applicala delicatamente
Sull'amore che mi hai prestato

Mentre il fiume si contorceva e si intrecciava, l'esca sobbalzò
E il filo singhiozzò
Mentre tagliava la frenetica brezza
E ho visto come l'acqua si stava impastando così ordinatamente
Diventando mielosa
Rallentando quasi fino a fermarsi in quel calore;
In una frenesia, una corrente che si avvolge lungo i mitili sottostanti

Premiti contro di me
Siamo cose irrequiete
Reti di alghe ci stanno cullando
Tu ti rivolgi al crepuscolo
Del muschio di un calamaro
Un getto pieno di inchiostro
Finché non affondi nella tua culla

Remando, fra le canne, fra le correnti
Ho sentito la tua canzone, prima che il mio cuore avesse tempo di zittirla!
Odore di una drupa che viene tagliata e viene aperta
Odore di una bassa e di una pigra cenere fumante

E quando il fuoco se ne va via
Il fuoco se ne va, figlio mio
Perché dovresti dire
Che io ero l'ultima?

Sbucciati il ginocchio: è solo pelle
Fa un suono di violini
E quando ti taglio i capelli, e lascio agli uccelli tutte le ciocche
Sono la donna più felice fra tutte le donne

E le acque basse si estendono fin dove riesco a vedere
Fino al ginocchio, arrancando -
I gabbiani piangono "Addio" -
Canticchio una canzone per la trebbiatura

Finché la notte non finisce, tieni duro
Tieni duro
Trattieni i tuoi cavalli dall'alba capricciosa

Ho alcuni affari da sistemare alla periferia della città
Caramelle mi appesantiscono entrambe le tasche
Finché riesco a malapena a stare a galla, per il loro peso
(e sapendo come la gente comune condanna
Ciò che faccio, per te, per tenerti al caldo:
Essere una donna, essere una donna)

Ma sempre, su un fianco della montagna, ti arrampichi
Palpeggiando alla cieca, affamato di qualsiasi cosa;
Tastando il rivestimento delle tue tasche -
Be', cos'è questo?
Un pezzo di sassofrasso, eh, Sisifo?

Vedo i boccioli spezzati e umidi dopo la pioggia
Sorellina, lui tornerà
Ho sciacquato via un migliaio di ragni nello scarico
I fantasmi dei ragni sono appesi, fradici e ciondolanti
Silenziosamente da tutti i ciliegi in fiore
In piccoli cappi, protetti da tutti -
Nient'altro che una seccatura; è fatto, morto e sepolto
Sii una donna, sii una donna

E nonostante avessimo sentito lo spruzzo delle onde
Decidemmo di restare, finché la marea non si alzò troppo
Non avevamo paura, perché sappiamo ciò che sei
E tu sai che noi sappiamo ciò che sei

Orribile atollo -
Oh, incalcolabile indiscrezione e dolore!
Strilla, urla -
Ritina sibilla, tutta infiocchettata
Gattona e rotolati;
Addenta un'impalpabile striscia di pelle
Mentre il millefoglio, il brugo e il malvone
Fanno la muta goffamente lungo la spiaggia

Sei mio?
Il mio cuore?
E' più mio?

Resta con me per un po'
Quella pistola è tremendamente reale
E anche se la vita ti deporrà
Come il fulmine ha fatto ultimamente

Fallendo ciò, fallendo ciò
Seguimi, mio più dolce amico
Per vedere ciò che hai designato
Per puntare la pistola lì
Mettila a terra, lentamente
Non si può andare da nessun'altra parte

Risparmiati;
Su, dove la luce, non diluita, si
Tesse, in un sogno ubriaco
Alla vista del mio bambino, sul retro

Di ritorno nel patio
Guardando i pipistrelli che introducono la notte

- mentre, da altre parti
Estuari di cera bianca si dirigono
Incessantemente, verso spiagge non mappate

La scorsa settimana, la nostra finestra
Ha emesso una sillaba
Pesante e vuota
Colpita da un uccellino marrone

Siamo stati lì in piedi a guardarla a bocca aperta come un serpente a sonagli
E ansimando e faticando per ogni boccata d'aria aspirata

Ho pronunciato una sorta di preghiera per una qualche rara grazia
Poi ho pensato di doverla portare in un posto più in alto
Ho detto "nessun avvoltoio, nessun gatto giocherà con te
E anche se morirai, uccellino, avrai una bella vista"

Poi, nella mia mano calda, si è abbandonata con tutto il suo peso malato
Abbiamo vagabondato nella rovere velenosa, con il cuore infranto e incerte
I cani stavano scattando, così hai allacciato i loro collari
Mentre io mi arrampicavo sulla casa sull'albero. Poi come ho urlato!

Dove lei giaceva, ferma come una pietra, sul mio palmo, per una vita o due;
Poi ha visto le cime degli alberi, ha raddrizzato la testa e ha spiccato il volo
(Nel frattempo, nel mondo che si muove, spesso
Secondo l'accumulazione di questi indizi)
I cani ancora corrono rozzamente attorno
Piccoli ciuffi di passero

E le città che abbiamo attraversato erano un deserto luccicante
Ma la sua mano, nella mia mano, le rendeva sane e innocue

Mentre giù nelle basse lande, i raccolti stavano tutti arrivando
Abbiamo tutto

La vita è una tempestosa beatitudine verso la morte

In un assalto
Della verde gentilezza del suo rovistare

Tu sei passato a trovarmi;
Io ero tutta ravvivata
Sull'uscio, ci siamo sgusciati e abbiamo danzato
E quando hai pianto, io me ne sono andata;
Me ne sono andata quando sono diventata saggia
Ma non posso dire con certezza che siamo sopravvissuti

Poi sempre più giù
E ancora più giù
E ancora più in profondità
Attizza, senza emettere un suono
La fiamma innocente
Tu perenne dormiente

Attraverso il fuoco sotto
E il fuoco sopra
E il fuoco dentro

Ignorando dormendo le cose che non sarebbero successe
Se tu non fossi successo

E quando il fuoco se ne va
Il fuoco se ne va, figlio mio
Perché dovresti dire
Che ero l'ultima?

Tutte le mie ossa sono andate, andate, andate
Prendi le mie ossa, non ho bisogno di nessuna
Fredda, fredda credenza, signore, niente da mettere sotto i denti
Succhia tutto il giorno un nocciolo di ciliegia
Scava un piccolo buco, grande tre pollici -
Sputa il seme nel buco per terra
Piangi in quel luogo per il mio patire la fame
Finché non cresce un bel giovane ciliegio
Quando il ramo si rompe, cosa farai per me?
Una piccola capanna di salice, dove riposarti in ginocchio
Be', cosa ci faccio con un ninnolo come questo?
Pensa alla tua donna, che è andata ad Ovest
Ma io sto morendo di fame, e ho freddo in questo misero vecchio letto!
Allora striscerò attraverso le pianure di sale, per accarezzare la tua dolce testa
Attraversa il deserto senza scarpe!
Io amo te, veramente, o non amo nessuno

Il fuoco se ne va, il fuoco se ne va, figlio mio
Perché dovresti dire che ero l'ultima, l'ultima?

Svuota la stanza, c'è un fuoco, un fuoco, un fuoco!
Avviati
E io ti starò dietro

E se l'amore di una donna o due, caro
È riuscito a spingerti a questi apici
Allora tutto ciò che posso fare
È fare la cosa giusta per te, tesoro