Voina
Elena
Non c'è intestino che regga
Alla lunga agonia di Elena

Stammi come il destino, ti inganni
Fingendo di essere ciò che non è
Per farti odiare ogni singolo istante
Che credi macchiato, colpevole

Non c'è intestino che regga
Ma alla lunga agonia di Elena
Non c'è mano ferma che riesca
Ma a staccar la spina che è vegeta

Voglio solo farti cambiare espressione
Poterti aiutare, riuscire, fallire
Cadere, crollare, riprendermi me
Stringere una lama fra le mani
Farle sanguinare, urlare
Fare una lista di cose mai fatte con te

Lasciarci guidare dal nostro invecchiare
Ipotecando la morte invidiabile
Splendenti fuori, il volto immune a tutti i dolori
Ma sotto la pelle la carne è debole

Non c'è intestino che regga
Ma alla lunga agonia di Elena
Non c'è mano ferma che riesca
Ma a staccar la spina che è vegeta
Voglio solo farti cambiare espressione
Poterti aiutare, riuscire, fallire
Cadere, crollare, riprendermi me
Stringere una lama fra le mani
Farle sanguinare, urlare
Fare una lista di cose mai fatte con te