Gio Evan
Graffi
[Testo di "Graffi" ft. Roberto Cacciapaglia]

Torna pure a casa con i graffi, figlio mio
Torna pure con gli autografi dei rovi sulla tua pelle
Con le dediche del bosco e l'affetto del dirupo
Stai attento ad arrampicarti sugli alberi, ma non rinunciare mai a farlo
Che il mondo sopra la quercia nasconde un panorama migliore
Che tra i rami del bosco non passa mai vento cattivo
Le foglie filtrano sempre un'intenzione malvagia
Non posso dirti di non farlo, io
Io più di te ho sempre amato i bordi dei precipizi
Posso solo dirti di scegliere con cura le scarpe giuste
Di fortificare lo sguardo di un militare e la leggerezza di un acrobata
La rapidità di un felino e la meditazione di un sasso
Non rinunciare alle vette delle tue montagne preferite
Ma porta sempre con te una giacca a vento per il cuore
Che c'è sempre un momento in cui il sole va e il freddo viene
Un momento in cui le ombre hanno il benvenuto dalla luce

Torna pure a casa sporco di terra, figlio mio
Che tanto per uscirne puliti bisogna far vedere alle montagne
Che non ci siamo mai tirati indietro quando c'era da correre
Da giocare e da tentare un volo
Torna con le maglie strappate di gioco
Che è meglio ricucire una maglia piena di acchiapparella
Che poterla rimettere il giorno dopo perché non si è sporcata di niente
Torna pure a casa pieno di vita, figlio mio
Pieno di salti nel vuoto, pieno di atterraggi nel pieno
Pieno di vertigini tenaci, di altezze vinte e di basi salde
Di felicità divertite e di coraggi stimolanti

Torna pure a casa che non hai rinunciato a un solo attimo
A prepararti per il giorno in cui avrai un sogno