Mina
Franz
Poche cose come le vorrei
Tutto intorno quanto sa di lui
Ecco che domenica è già qua
Forse leggo troppo, non dovrei
Tanto in ogni riga trovo lui
Guarda la domenica che fa

E così la mano che accarezza il gatto
Si stende stancamente sopra un piatto
Dove guarda caso trovo te
La buccia dell’arancia fatta a pezzettini
Da quel pensiero lento che non ha confini
Poi per cambiar qualcosa
Mi siedo in braccio a te sulla tua sedia vuota
E rido per lo scherzo che tu m’hai giocato
Poi guardo nello specchio l’effetto se è riuscito
E poi con impudenza ti chiuderò la bocca
E parlerò per te

Poche cose come le vorrei
Ma tra tutte io ritrovo lui
Strano la domenica che fa
Bevo forse troppo, non dovrei
Ma è il bicchiere in cui beveva lui
Bevo, alla domenica si sa
E così lo sguardo che non vede il gatto
Si gira intorno e cerca con sospetto
Tutto quanto gli racconti te
E sul televisore pieno di giochini
Di genitori fieri di bambini
Io griderò qualcosa per non sembrarmi pazza
E poi ti chiamerò