Random (QC)
COME TORINO LA NOTTE
Strofa. 1

Svegliami le notti placa gli incubi miei
Ho gli occhi che pesano come incudini o giù di lì
Ormai son tutti giudici, con i volti duplici
Con i toni sudici mi giudichi, mi giudichi
Amici volan via come nubi, come rondini
Dai lupi tu nascondimi, i dirupi son profondi qui
Volevo due minuti per conoscermi
Ma mi son dato buca, come un soldato in fuga
Ho solo qualche barra ed i miei dubbi per sconvolgerti
Non ho baciato Giuda, attento, anche un bugiardo giura in giuramento
In questa città che diventa buia presto
Sai mi ci rispecchio, ma se ti avvicini smetto
La luna mi illumina e la rifletto, sto in mezzo ai fari, spento
Senza programmi o orari nel mio palinsesto
E per i drammi vari che non manifesto
Tra gli umani ma diverso
Tra gli uguali un malinteso

Rit

Ma, com'è buia sta città
Parla prima che muoia di noia
Tutto il resto se ne va, resto solo qua
E no, non canto vittoria
Ma com’è bella sta città
Vai pure io rimango ancora
Mentre il resto se ne va e scorre a valle
Un po' come la Dora
Strofa. 2

Svegliami le notti placa gli incubi miei
Ho le mani gonfie come pugili e mi pungi lì
No non siete gli unici a volere tutto e subito
Ho donato la mia arte a degli stupidi, che stupido
Nemici si nascondono dove ti ripari
Sono perfetti rivali, sono i perdenti e gli infami
Sono serpenti a sonagli che se perdi guadagni
Guarda che belli i paesaggi, dai se non vieni ti arrangi
Guarda che alti i palazzi mi insegnano a non guardar giù
Sorrisi falsi come passepartout sai non bastan più
I pochi rimasti sanno che non passa il bus
È tardi e dai Murazzi non vedi acqua blu
Cammino sulle rotaie del tram, è quasi mattino
È chiuso ogni locale e bar, continuo a ricercare il mio graal
Sotto la mole e sotto i portici
Parole taglian come forbici se le sfoggi qui
E chi le parla in pancia mi piazza il tritolo
Vorrei la calma che c'è all’alba su piazza Vittorio
Lancio i miei dadi a terra, guarda, rovino la sorte
Ma vorrei ogni cosa fosse bella come Torino la notte

Rit